La parola al cittadino.
Antonio Giannetti, centro destra. "Non accade spesso che un sindaco
uscente dal primo mandato non venga ricandidato, evidentemente Cordoma
qualche errore l'ha fatto, probabilmente sono pesati i sette avvisi di
garanzia che ha collezionato in questo sofferto mandato, certamente non
è riuscito a crearsi una squadra compatta , anzi nel corso di questa
legislatura il continuo ricorso a consiglieri di minoranza pronti a
cambiare casacca per un "tozzo di pane", ha contribuito ulteriormente ad
indebolirlo politicamente al punto che, alla preparazione della
ripartenza del secondo mandato si è assistito, come spesso accade quando
una nave affonda , alla fuga disordinata di molti consiglieri."
"Qualcuno , a ragione del vero, potrebbe dire " Chi è causa del suo male , pianga se stesso" !
Da
questa anomala situazione il centro destra esce spezzettato a tutto
vantaggio del " bambino prodigio " Di Mattia , che, nel caso, dovrà
sempre dimostrare di essere capace, oltre a spendere e spandere in
pricipesche campagne elettorali, ad amministrare una città difficile
come Montesilvano.
Con
colpevole ritardo, Sospiri & C. hanno tirato fuori dal magico
cilindro un candidato sindaco, Manola Musa, donna e sicuramente molto
coraggiosa.
Tra
centro destra e centro sinistra si è furbescamente intrufolato un altro
rampollo , acquisito , di una celeberrima e , fortunatamente ,
inossidabile famiglia di costruttori della nostra città, Maragno che,
anche se vive a Montesilvano da pochi anni, sembra conoscerne alla
perfezione, almeno così afferma, i problemi e le problematiche e, al
pari del rivale Di Mattia dice di avere la ricetta giusta per uscirne.
In
questo scenario Manola Musa ha certamente mostrato coraggio
nell'accettare una candidatura scomoda ma ancora più ha mostrato
coraggio nell'affermare "la mia amministrazione sarà la continuità nella
discontinuità ".
Amministrare
non è sempre facile , commettere errori è quasi inevitabile, ammettere
di averli commessi è assai onesto in un panorama politico attuale dove
tutti dicono di avere la soluzione in tasca, ma nessuno in realtà ,
nemmeno un governo tecnico come quello nazionale, è praticamente in
grado di risolvere questa crisi politico-economica che ci sta
impoverendo sempre più.
E'
quindi venuto il momento di rimboccarsi le maniche ( non come
platealmente fa il Bersani nazionale ), di lasciare da parte le solite e
scontate promesse elettorali , di lavorare umilmente per sdoganare
questo brutto momento storico politico ed economico e di dare fiducia a
chi intende la politica come servizio e si mette veramente dalla parte
della città e dei cittadini."
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